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L'orologio da polso: status symbol e accessorio per eccellenza.

Questo prezioso bracciale, in pelle o in acciaio, con quadrante che indossiamo quotidianamente per conoscere l'ora esatta, essere sempre puntuali e organizzare al meglio le nostre giornate, ha una storia antichissima e sono tantissime le curiosità, gli aneddoti, i miti e le leggende che lo riguardano.

Scopriamo insieme le 5 cose che forse non sai sugli orologi polso.

Il primo orologio da polso è stato realizzato per una donna

Da sempre, nell'immaginario collettivo, quando si pensa ad un orologio da polso quasi automaticamente lo si associa all'uomo.

Ma l'orologio da polso è davvero nato come accessorio maschile?

Beh, possiamo affermare con certezza di no! Sembra infatti che il primo orologio da polso in assoluto sia stato progettato e realizzato per una donna nei primissimi anni del 1800. La donna in questione non era altro che la regina di Napoli, Carolina Murat Bonaparte, sorella di Napoleone. Il lavoro venne commissionato ad Abraham Louis Breguet, fondatore della rinomata casa di orologeria.

A testimonianza di quanto appena detto, esiste ancora il documento che attesta l'ordine dell'orologio, e consegnato poi solo due anni più tardi.

Una cosa è certa: la Regina rimase così tanto soddisfatta da commissionarne, l'anno seguente, altri dodici.

Ore e numeri romani

Tutti gli orologi da polso moderni indicano 12 ore, un'eredità che ci è stata fortunatamente lasciata dalla Rivoluzione Francese.

Prima le ore indicate sull'orologio erano ben 24 e ciò comportava un quadrante decisamente poco comodo e molto ingombrante. Ad un certo punto sono stati addirittura prodotti orologi con solo 10 ore perché qualcuno aveva proposto di ridurre il numero di ore presenti nella giornata.

Un altro aspetto interessante è legato all'indicazione delle ore con i numeri romani. Per moltissimo tempo il numero 4 veniva riportato così IIII anziché così IV e il motivo era sostanzialmente di natura economica. Stampare la lettera V era molto più dispendioso che stampare una semplice I. Inoltre, tra coloro che utilizzavano degli orologi da polso c'erano anche tantissimi contadini che non sapevano leggere i numeri romani e quindi non identificano il IV come un 4.

Gli orologi più costosi della storia

Uno tra gli orologi più costosi della storia, realizzato con un meccanismo particolarmente complesso, è il Patek Philippe Henry Graves Supercomplication. Venne commissionato dal banchiere Graves, grande appassionato di orologi da polso, nel lontano 1927.

Per la realizzazione di questo orologio, che comprende ben 24 complicazioni in oro, ci vollero quattro lunghi anni. Inizialmente venne valutato 5 milioni di dollari ma a seguito di un'asta del 1999 il suo valore raggiunse gli 11 milioni. Primato poi superato nel 2014 dallo stesso modello valutato ben 24 milioni.

Ma l'orologio in assoluto più costoso della storia è il Breguet Grande Complication Marie Antoinette realizzato, come lo stesso nome suggerisce, per la Regina Maria Antonietta. Orologio mai indossato però dalla sovrana di Francia perché purtroppo la sua realizzazione terminò subito dopo la sua morte.

Il significato della frase: puntuale come un orologio svizzero

Nel linguaggio comune si utilizza spesso la frase puntuale come un orologio svizzero per indicare una persona di una precisione maniacale.

L'origine di questo modo di dire risale al periodo dello sviluppo industriale. Il Paese Elvetico, durante il boom degli orologi, aveva parecchia liquidità e decise di investirla proprio nel settore dell'orologeria.

Di conseguenza, rispetto agli altri Paesi, poteva contare su meccanismi molto più precisi e scrupolosi.

Esistono orologi tattili per non vedenti

La tecnologia e il settore dell'orologeria hanno fatto passi da gigante riuscendo a venire incontro anche ad esigenze di specifiche categorie, come i non vedenti.

Da tempo ormai per loro esistono gli orologi da polso parlanti ma la novità è che oggi possono acquistare anche un particolare tipo di smartwatch. Si tratta di un modello che sfrutta il linguaggio braille con un display formato da 4 aree attive costituite a loro volta da 6 puntini sopraelevati. Grazie a questa struttura si può conoscere non solo l'orario, ma reperire altre informazioni utili come la lettura dei messaggi, le notifiche dello smartphone e usufruire addirittura della possibilità di leggere e-book.